Gianna vive in Italia da circa 15 anni e ha una figlia che è nata in Italia. Fino a qualche tempo fa viveva con la famiglia in Lombardia ed aveva un normale impiego e, parole sue, andava tutto bene.
Poi ad un certo punto ha dovuto mollare tutto ed allontanarsi dal marito diventato manesco
e con attenzioni fuori luogo verso la figlia.
Così è venuta a Torino con la figlia trovando un alloggio ed un impiego come traduttrice. Ad un certo punto si è trovata senza lavoro, con un affitto da pagare, le bollette, le spese della casa, le spese per vivere, una figlia con problemi seri di salute.
Gianna vive di una piccola collaborazione come domestica/badante, degli aiuti economici ed alimentari che riesce a darle una parrocchia del centro di Torino e di quello che riescono a fare per lei i fratelli.
Purtroppo alla fine di luglio ha dovuto lasciare l’alloggio dove abitava ed è andata a vivere in un modesto sottotetto, decisamente inadeguato (con tanto di presenza di qualche blatta….). Per poter assistere la figlia, Gianna si trova costretta a rinunciare alla piccola occupazione.
Gianna comunque è molto intraprendente, molto brava a cucire e non sta mai con le mani in mano,
cerca, parla con molte persone, si dà da fare per risollevarsi.
Viene ospitata quindi nella prima casa di Zaccheo, nell’attesa di uno nuovo lavoro e di una sistemazione più confortevole. Sistemazione che avverrà pochi mesi dopo grazie alla generosità di un fratello che, seppur con delle rinunce, riesce a sostenerla nel pagamento dell’affitto di un nuovo appartamento.