Accogliamo la famiglia Mipkins in una delle nostre case a novembre 2018. La famiglia ci viene segnalata dai servizi sociali della città; di origine africana, il nucleo è costituito da due giovani coniugi (John e Mary) con una bellissima bambina di 5 anni.
Come spesso capita, l’emergenza abitativa è figlia di una difficile situazione lavorativa, fatta di lavoretti saltuari senza alcuna stabilità o prospettiva di lungo periodo.
L’inizio della nostra avventura insieme è lento, quasi di “calma piatta”, forse anche per una certa diffidenza iniziale mista alla difficoltà della famiglia a capire bene il nostro ruolo. Poi, piano piano, le cose cambiano e, seppur tra qualche incidente di percorso, la fiducia cresce e, finalmente, si inizia a creare un rapporto fatto di condivisione, racconti, speranze.
Ad ottobre di quest’anno arriva la bella notizia dell’assegnazione della casa popolare: un primo traguardo che pone fine alla condizione di emergenza abitativa!
Certo, il passaggio non è facile; la nuova casa richiede qualche lavoretto ma, insieme, ci tiriamo su le maniche e in un mese la casa è pronta. La famiglia Mipkins è contenta, ma la vera “bomba” arriva proprio nei giorni del trasloco: grazie alla collaborazione con una Fondazione con cui Casa di Zaccheo sta costruendo una rete di collaborazione, arriva per John la proposta di un lavoro stabile, inizialmente a tempo determinato ma con la prospettiva di un prolungamento nel tempo.
Abbiamo appena il tempo per festeggiare e… seconda “bomba”: anche Mary riceve una proposta di lavoro, proprio alla vigilia del termine di una breve occupazione ottenuta attraverso il progetto ToHome!
Loro sono al settimo cielo e noi con loro: durante l’ultimo saluto Mary ci abbraccia con le lacrime agli occhi, mentre John è così felice che, mentre ci parla, si mette a ballare!
Grazie, amici, per il percorso fatto insieme e… in bocca al lupo!