A dicembre 2017, su segnalazione dei servizi sociali, viene ospitata in una casa della nostra associazione la famiglia Rossi, composta dal padre e dalla figlia quattordicenne con deficit fisici e intellettivi.
Appena entrati nella nostra casa ci inviano una foto con un tavolo apparecchiato, ringraziandoci del fatto che finalmente avrebbero potuto cenare seduti attorno ad un tavolo; fino alla sera prima, infatti, pranzavano su dei materassi!
Il padre svolge qualche lavoretto saltuario, anche perchè deve dedicare tempo alla figlia, ma ovviamente non può permettersi di pagare un affitto. Grazie al progetto “To home”, in collaborazione con la Città di Torino, gli viene trovato un posto di lavoro in una macelleria per un periodo di sei mesi.
Purtroppo il contratto non viene poi rinnovato e il nostro percorso prosegue non senza qualche difficoltà, dovuta anche al carattere non facile ed alle molteplici esigenze della famiglia, che richiedono risposte che talvolta non riusciamo a dare come vorremmo.
Il Sig. Rossi continua così con lavoretti saltuari, fino a quando – finalmente! – a marzo di quest’anno gli viene assegnata una casa popolare che, grazie al reddito di cittadinanza, all’indennità di accompagnamento della figlia e all’aiuto dei familiari, riuscirà a mantenere nel tempo. È l’inizio di una nuova vita… dignitosa!
Il più bel regalo alla fine di questa storia? Gli occhi della figlia Arianna che, alla vista della loro nuova casa, hanno incominciato a brillare!