Natale a casa di… Zaccheo!

Ci siamo lasciati, con la scorsa newsletter, parlandovi di come la nostra Associazione aveva affrontato, insieme alle famiglie nostre ospiti, l’emergenza Coronavirus di inizio anno.
Speravamo di esserci lasciati il peggio alle spalle e invece… siamo tornati a vivere giorni difficili, lontani gli uni dagli altri, limitati nei nostri spostamenti, nei nostri incontri e nella possibilità di farci “vicini”. Accidenti a questo “distanziamento sociale”, al quale ovviamente ci adeguiamo ma che ci piace davvero poco, nella speranza che finisca al più presto!
Lo scrivevamo già ad aprile: in questi casi, purtroppo, chi vive una situazione di disagio economico e abitativo resta ancor più penalizzato.
Ci piace però sforzarci di vedere il bicchiere mezzo pieno: ecco perché in questa newsletter abbiamo deciso di raccontarvi un paio di storie di nostre famiglie andate a buon fine, con il recupero di una autonomia abitativa e di un tenore di vita dignitoso.
Sono piccoli segni di speranza, che ci spronano a proseguire nel nostro percorso, malgrado le tante difficoltà che incontriamo nel fare quel che sentiamo sempre più essere il nostro “dovere”.
Così come ci dà speranza vedere come sia importante e fruttuoso “fare rete” con le altre realtà di aiuto presenti sul territorio: alla ormai consolidata collaborazione con l’Ufficio Abitare Sociale ed i Servizi Sociali della Città di Torino, da qualche mese abbiamo affiancato l’esperienza con il Cottolengo e… i primi frutti si vedono già!
Infine, un grande grazie a tutti i nostri amici, sparsi un po’ in tutta la Città, che ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci economicamente in modo sempre più generoso: non sapete quanto sia prezioso il vostro aiuto!
È con questi pensieri che Casa di Zaccheo augura a tutti voi un Sereno Natale.
In questo 2020 così complicato abbiamo più che mai bisogno di vivere questo tempo prendendo sempre maggiore coscienza della necessità di combattere contro i rischi di una vita “distanziata”, prendendoci cura l’uno dell’altro! Consapevoli che “non possiamo più delegare a Dio niente, perché Dio ha delegato tutto a noi” (padre Ermes Ronchi).

Un caro augurio di Buon Natale allora e… buona lettura a tutti!

CASA DI ZACCHEO ONLUS

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